Il talento cinematografico riconosciuto come uno dei più grandi del
decennio, è nato a Los Angeles nel 1974, figlio di George (di origini
italiane) e Irmalin (tedesca) due vecchi hippy. Da bambino Leonardo ha
conosciuto scrittori maledetti come Charles Bukowski e Hubert Selby, amici di famiglia, in particolare del padre italoamericano, editore specializzato in fumetti underground.
I suoi genitori, che divorziano prima che lui muova i primi passi, decidono di chiamarlo così in onore di Leonardo Da Vinci.
La leggenda, infatti, narra che il piccolo Leo, ancora in grembo,
scalciò come un disperato proprio mentre la madre si trovava di fronte
ad un dipinto di Leonardo da Vinci agli Uffizi.
Sembrava quasi un segno del destino e allora ecco la scelta del
nome, che è certamente un omaggio al grande artista toscano ma anche un
auspicio per le sorti del figlio.
La sua infanzia non è stata comunque del tutto facile e ancora oggi
viene considerato un po' troppo irrequieto. Dopo la separazione dei
genitori si trasferisce con la madre nei sobborghi di Los Angeles a
causa delle gravi difficoltà economiche. Di sicuro non mostra molto
interesse per la scuola, così cerca di fare qualcosa dapprima recitando
in spot pubblicitari e poi partecipando a qualche serie tv tra cui anche
"Genitori in blue jeans". Studia al Center for Enriched Studies e si
diploma alla "John Marshall High School", dimostrando maggior
predisposizione per le imitazioni e le parodie piuttosto che per i
compiti a casa. Le sue difficoltà scolastiche non influiscono sul suo
amore per la recitazione.
Gli almanacchi riportano la data del suo esordio al 1979, e
precisamente nello show televisivo "Romper room". A quanto pare, viene
però allontanato dal set a causa della sua incontrollabile vivacità.
Continuerà ad ogni modo a lavorare negli spot pubblicitari e per alcuni
documentari. Nel 1985 ottiene la parte del senzatetto Luke nella serie
Tv "Growing Pains", una prova mediocre oscurata dal resto del cast.
La sua prima apparizione sul tanto agognato grande schermo è in
"Critters 3" un fiasco totale a livello di produzione, al punto che
venne distribuito solo per pochissimo tempo per poi essere riciclato nel
circuito dell'home video. Ma il ragazzo ha comunque talento e ha modo
di metterlo in mostra nel bellissimo "Buon compleanno Mr.Grape" al punto
da meritarsi, per la sua interpretazione del fratello ritardato di Johnny Depp,
la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista. Altra
prova eccezionale è quella successiva, dove si ritrova a fianco ad un
gigante come Robert De Niro in "Voglia di ricominciare".
Il 1995 lo vede impegnato addirittura in tre film, tra cui "Pronti a morire" con Sharon Stone e Gene Hackman. Nello stesso anno, oltretutto, rifiuta la parte di Robin in "Batman Forever".
L'anno dopo è sempre mattatore in "La stanza di Marvin" e "Romeo + Giulietta" (del regista Baz Luhrmann), e prende inoltre in considerazione di interpretare James Dean
nel film sulla vita dell'attore. Dopo attenta riflessione rifiuta il
ruolo, conscio di non avere abbastanza esperienza. Ma è il 1997 che
segna il momento fortunato, quello che lo fa conoscere alle platee di
tutto il mondo. Gira infatti "Titanic",
la pellicola romantico-catastrofista sull'amore eterno di due ragazzi
travolti dalla tragedia del transatlantico "inaffondabile". DiCaprio è
protagonista del film insieme a Kate Winslet,
il suo è un eroe romantico e un po' all'antica, ideale per far battere i
cuori di migliaia di donne, cosa che puntualmente accade. Diventa un
sex-symbol, un oggetto del desiderio un po' efebico e aggraziato, il
perfetto contraltare di altri amati e più virili divi hollywoodiani
Nonostante il film, enorme successo al botteghino, rastrelli
qualcosa come undici Oscar, per DiCaprio arriva la delusione di essere
scartato addirittura dalle nomination come miglior attore. Sullo slancio
del film di Cameron arriva poi nelle sale "La maschera di ferro" altro
film che sbanca al botteghino, poi ha una piccola parte in "Celebrity"
di Woody Allen.
Rimane fuori dal giro per due anni per tornare poi con "The beach"
di Danny Boyle e per prendere parte in "The gangs of New York" il film
di Martin Scorsese che lo vede impegnato con Cameron Diaz e Daniel Day - Lewis.
Malgrado il successo planetario, comunque, DiCaprio è sempre stato
molto riservato, non ama dare interviste e poco si sa dei suoi amori
anche se attualmente pare abbia una relazione con la bellissima modella
brasiliana Gisele Bundchen.
Leonardo DiCaprio è stato scelto nel 1997 da "People" come una delle
cinquanta persone più belle del mondo. Sempre nello stesso anno si è
piazzato al 75° posto della classifica dei cento migliori attori di
tutti i tempi pubblicata dalla rivista inglese "Empire". Nel 1998 ha
invece citato a giudizio la rivista "Sues Playgirls" per impedirle di
pubblicare alcune sue foto, inclusa una di nudo.
All'inizio del 2005 Leonardo DiCaprio ha ricevuto il Golden Globe
come Miglior attore drammatico, per la sua interpretazione del
miliardario Howard Hughes in "The Aviator", di Martin Scorsese.
Lavori successivi sono "The Departed" (2006, sempre di Scorsese, con Matt Damon, "Nessuna verità" (2008, di Ridley Scott), "Shutter Island" (2010, Scorsese), "Inception" (2010, di Christopher Nolan)
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